1 Dicembre 2019
Principale iniziativa musicale, organizzata con cadenza annuale dalla Fondazione, è il Concerto contro la Fame nel Mondo, la cui prima edizione risale al 2006. Momento di riflessione sul tema della malnutrizione nel mondo, il Concerto rappresenta un importante strumento di sensibilizzazione, visto il largo successo di pubblico e di critica che ha continuato a riscuotere nel corso degli anni e la presenza di significativi esponenti del panorama politico-istituzionale, degli ambienti culturali romani e del Corpo diplomatico accreditato presso il Quirinale, la S. Sede, la dirigenza delle Organizzazioni delle Nazioni Unite con sede a Roma, la FAO, l’IFAD e il WFP.
In occasione di questo evento, ormai inserito tra le consuetudini culturali e musicali a livello capitolino e nazionale, la Fondazione, su indicazione di Marcello Panni, che presiede il Comitato per le iniziative musicali, invita ogni anno un grande interprete della scena musicale internazionale a farsi promotore di un messaggio di solidarietà e di speranza a favore di coloro che quotidianamente vivono in una condizione di disagio e privazione. A partire dal 2006 hanno aderito all’invito della Fondazione, tra gli altri, artisti come Boris Petrushansky, Michele Campanella, Salvatore Accardo, Guillermo Gonzales, Ramin Bahrami, Roberto Prosseda, il duo Bresciani/Nicolosi, Luca Ciammarughi.
L’edizione 2019 è stata dedicata a Giovanni Sgambati, uno degli autori italiani più brillanti della seconda metà dell’800 europeo, ma anche tra i più dimenticati e sconosciuti. Grande amico di Liszt, Wagner, Brahms e Čajkovskij, Sgambati ha saputo portare avanti coraggiosamente la sua idea di musica strumentale, ormai quasi abbandonata in un’epoca in cui in Italia e in Europa l’Opera era divenuta la forma di espressione musicale di gran lunga più apprezzata e seguita. Della sua musica sono stati interpreti Andrea Lucchesini, al pianoforte, insieme al “Quartetto di Fiesole”, composto da Alina Company (violino), Simone Ferrari (violino), Flaminia Zanelli (viola) e Sandra Bacci (violoncello).
L’esecuzione del Concerto nella prestigiosa Sala Paolina del Quirinale vuole sottolineare la straordinaria rilevanza che questa tematica investe presso le Istituzioni ai più elevati livelli.